La Galleria Blu prosegue la ricerca sulla scena artistica degli anni sessanta e settanta, presentando alcuni autori su cui posare un nuovo sguardo critico.
In mostra (vernissage lunedì 10 giugno alle ore 21) sono esposti ricercati lavori di Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Claudio Costa, Vincenzo Ferrari e Ray Johnson, artisti che lavorano sul linguaggio compiendo una serie di operazioni di tradimento della funzione comunicativa della parola. Non più chiarezza dunque - come ci si aspetta da un sistema linguistico appositamente creato dagli uomini per evolvere o semplicemente per intendersi - ma dubbio, interrogativo e apertura.
Se Agnetti prende di mira l’oggetto quadro portandolo fuori dalle sue tradizionali possibilità espressive, Baruchello e Ferrari presentano campionari di segni che simulano una scrittura significante: tasselli di colore, false didascalie, segnali e figure disposti in modo lineare. Costa costruisce piccole teche di reperti antropologici, anch’essi significanti solo in parte, in un ambito di impressioni intuitive sul passare delle ere, delle vicende umane e delle abitudini.
Infine, il lavoro dell’americano Ray Johnson, fondatore della mail art, porta ad un ulteriore “tradimento”, in questo caso del sistema di ricezione dell’arte: la mail art è già un fatto artistico, perché sottrae l’oggetto artistico dai sui luoghi e dai suoi tempi (citando lo stesso Johnson “Mail Art has no history, only a present”).
Così per tutti gli artisti in mostra, il linguaggio e i suoi sistemi di trasmissione, diventano parenti del gioco, un gioco serio, che ci allontana dalla tentazione di giustificare, interpretare o comprendere i segni in modo convenzionale.
Lorena Giuranna
Inaugurazione lunedì 10 giugno 2013 alle ore 21 . Fino al 17 luglio 2013
Galleria Blu
via Senato 18 - 20121 Milano
Orari: da lunedì a venerdì 10-12.30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00 (chiuso domenica e festivi)
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