Chi
si è trovato a passare sul Pont des Arts di Parigi, sarà
sicuramente rimasto impressionato.
Non
tanto per la mielosità del gesto adolescenziale (e non solo) di attaccare un
lucchetto a un parapetto e gettare la chiave nel fiume, a sigillare
"eterno amore", ma quanto per l'allucinazione di vedere 155 metri di
lucchetti a destra e sinistra della strada che attraversa la Senna subito a
nord dell'Ile de la Cité, praticamente di fronte al Louvre.
Un
"troppo amore" che è arrivato a pesare 45 tonnellate, e a mettere a
dura prova la stabilità del povero Pont des Arts ( e diversi altri della Ville
Lumière) , una cui sponda l'anno scorso è crollata sotto il peso dei lucchetti
che i turisti continuano imperterriti a sigillare.
Ora
però, per fortuna, anche l'Amministrazione parigina ne ha avuto abbastanza, e
per la prossima settimana si promette la rimozione integrale di tutta la
patetica installazione "pubblica".
Ricordiamo però che questo gesto
"simbolico/romantico" non è che il riflesso della nostra epoca e
della nostra società...
Le
griglie metalliche del ponte saranno sostituite da lisci pannelli trasparenti (
che però secondo noi non verranno risparmiati dalla foga amorosa dei turisti e
non...).
Qualcuno
ha suggerito di fare un'immensa scultura "d'amore" con i lucchetti,
la municipalità ha invece invitato a fare altre azioni per sigillare il proprio
sentimento - per esempio con qualche selfie (come se non ce ne fossero
abbastanza) - e intanto si prepara a rimuovere le grate dai prossimi ponti che
potrebbero essere investiti di cotanto romanticismo.
Che
è arrivato, come ben sappiamo, in decine di altre città al mondo, dalla Cina a
Roma.
Molti
urlano "Liberateci dai lucchetti, è davvero ora !…" anche se il
problema non è ancora risolto! Riflettiamo invece seriamente su quello che la
società sta diventando.
Non è rimuovendo alcuni lucchetti che si
risolverà veramente il problema.
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