Artecriticacontemporanea si china su due mostre fotografiche apparentemente distanti tra loro eppure legate da più di un parallelismo concettuale.
Fino al 13 novembre , nella splendida galleria d'arte di Carla Sozzani a Milano si può ammirare la mostra di Carlo Valsecchi intitolata "Lumen".
www.galleriacarlasozzani.org
Dalle monumentali architetture industriali ai singolari impianti che si trovano negli interni; dai panorami notturni delle città scintillanti come vulcani attivi ai luminosi laboratori high-tech; dalle ordinate cassette di frutta e verdura dei mercati alle coltivazioni irregolari dell'Argentina, Carlo Valsecchi riesce con molta naturalezza ad avvicinarsi e allontanarsi dal soggetto fotografato alternando così minuziose riproduzioni a poetiche astrazioni. Le sue fotografie, di grande formato e prive di ogni presenza umana, in un primo momento destabilizzano la percezione dell'osservatore, ma successivamente lo incoraggiano ad un maggior coinvolgimento emotivo con l'immagine osservata.
Anche se gran parte del suo lavoro si inserisce nella lunga tradizione del paesaggio industriale sviluppata dalla scuola tedesca, (Bernd e Hilla Becher, Andreas Gursky), Carlo Valsecchi è riuscito a trovare un proprio registro espressivo. La precisione delle inquadrature, la luce naturale, il grande formato, e il particolare utilizzo del colore, tendente alla monocromia, caratterizzano la sua opera. Valsecchi non cerca un approccio documentaristico nel suo lavoro ma un distacco dalla realtà che lo porta a confrontarsi direttamente con la pittura, principale fonte di ispirazione: dalla Nuova Oggettività tedesca, alla grandezza pittorica dell'Espressionismo astratto americano, alle tele di Lucio Fontana e al loro rapporto diretto con lo spazio e la luce reali.
In un contesto invece più semplice si trova la seconda mostra che artecriticacontemporanea propone.Non ci si trova infatti più a Milano, ma nella valle di Muggio, in una località ad alcuni km da Mendrisio (Svizzera). Consigliamo di informarvi bene sul sito Internet www.rolla.info al riguardo dell'ubicazione e di telefonare per annunciarvi, prima di intraprendere la strada.
Ruth Hallensleben. Solo quello che c'era
Fondazione Rolla - Bruzella (Svizzera)
www.rolla.info
È possibile visitare la mostra tutti i giorni su appuntamento (+41 77 474 05 49)
In mostra 31 fotografie d'epoca di Ruth Hallensleben appartenenti alla collezione privata di Rosella e Philip Rolla. Il lavoro della fotografa tedesca Ruth Hallensleben (1898-1977) non è solo una visione poetica o una prova tecnica bensì una importante testimonianza del periodo storico in cui vive, la Germania del XX secolo. Poco spazio è lasciato all'individualismo in nome di una visione più globale. Ogni oggetto che fotografa, spesso su commissione, è rappresentato in relazione a un determinato spazio, non è mai solo un semplice "still life". Le atmosfere di un luogo, di un tempo, di una società rivivono nelle immagini di Ruth Hallensleben.
Christian Marazzi, autore del testo pubblicato in catalogo, ha scelto come titolo espositivo "Solo quello che c'era" ispirandosi ad una frase della fotografa, che testimonia la sua adesione alla corrente della Nuova Oggettività.
E' possibile visitare la mostra tutti i giorni su appuntamento.
Apertura straordinaria:
09 ottobre, dalle 11.00 alle 18.00, in occasione della Sagra della Castagna
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