Avvenimenti come la nostra biennale di Venezia od eventi come la recente Arspolis a Lugano permettono di riflettere sull'attuale stato dell'arte "tout court".
Che cosa è oggigiorno "arte"? Dove finisce la voglia di trasmettere un vero messaggio e dove inizia il desiderio semplice di fare "ribrezzo", tanto per farlo?
E soprattutto: qualsiasi cosa "sputata" fuori da un artista (o presunto tale) può essere ritenuta "opera d'arte"?
Peccato che giovani artisti promettenti vengano mescolati in questo pentolone e che le biennali non riescano più a scremare e a presentare una scelta artistica più costante nella qualità.
Non è solo questione di gusto personale, ma di buon senso.
Ci sono ancora tantissimi artisti validi: diamo voce a loro!
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