La musa dei surrealisti, eternamente innamorata di Max Ernst, è morta durante la notte fra mercoledì e giovedì a Mexico city, all’età di 94 anni.
Dal 1939 viveva in Messico, dove aveva intrecciato legami con molti dei surrealisti in esilio, tra cui, José e Kati Horna, Gunther Gerszo, Benjamin Péret e, soprattutto, una duratura amicizia con Remedios Varo.
Senza mai perdere il suo humor nero, dotato di particolari accenti onirici, era riuscita a crearsi un proprio genere inconfondibile. La sua era un’opera riempita di animali, mostri colorati dai colori esotici. Come pittrice si affiancò allo stile di Remedios Varo, con simili escursioni nel mondo onirico.
Dal 1939 viveva in Messico, dove aveva intrecciato legami con molti dei surrealisti in esilio, tra cui, José e Kati Horna, Gunther Gerszo, Benjamin Péret e, soprattutto, una duratura amicizia con Remedios Varo.
Senza mai perdere il suo humor nero, dotato di particolari accenti onirici, era riuscita a crearsi un proprio genere inconfondibile. La sua era un’opera riempita di animali, mostri colorati dai colori esotici. Come pittrice si affiancò allo stile di Remedios Varo, con simili escursioni nel mondo onirico.
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