Da un articolo di Irene Widmer
MONTAGNOLA - Hermann Hesse, scrittore, poeta, aforista e pittore, muore 50 anni or sono, a Montagnola, colpito da apoplessia cerebrale nella notte sul 9 di agosto del 1962, ad 85 anni di età. Tedesco di nascita e naturalizzato svizzero nel 1923, è uno degli autori di lingua tedesca più letti al mondo: le sue opere sono già state stampate in almeno 140 milioni di esemplari.
Dopo il poeta Carl Spitteler (Liestal, 24 aprile 1845 - Lucerna, 19 dicembre 1924), Hesse è il secondo ed ultimo svizzero a ricevere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1946. La sua produzione è molto vasta: 32 romanzi e raccolte di racconti nonché 15 raccolte di poesie. I più famosi sono Peter Camenzind (1904), Gertrud (1910), Demian (1919), Siddharta (1922), Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930) e Il gioco delle perle di vetro (1943), in gran parte scritti a Montagnola, dove si trasferì nel 1919.
Non è però il villaggio ticinese dove passò gli ultimi 43 anni della sua vita ad essere conosciuto come "la città" di Hermann Hesse, bensì Calw, un paese la della Svevia dove nacque il 2 luglio del 1877 e dove, con parecchie interruzioni, risiedette durante 17 anni. Piazze e strade della cittadina del Baden-Württemberg nei pressi di Stoccarda portano il suo nome; e in occasione del cinquantenario della morte sono state installate panchine pubbliche che portano citazioni delle sue opere. Un "Café Montagnola" ricorda comunque il villaggio preferito dal grande autore.
Mentre Calw fa del "suo grande figliuolo" un argomento turistico, in Ticino il giardino della Casa Rossa, dove Hesse visse dal 1931 fino alla morte e dove scrisse Il gioco delle perle di vetro, è minacciato da un progetto immobiliare, contro il quale però sono stati inoltrati ricorsi e petizioni. Quella che era la sua casa non può nemmeno essere visitata. E, sebbene Montagnola abbia una sua Via Hermann Hesse, c'è voluto parecchio tempo perché "al züchìnn" (la persona proveniente dal nord delle Alpi) fosse adottato a pieno titolo: la cittadinanza onoraria gli è stata conferita solo alcune settimane prima del decesso.
Il Ticino non è comunque la sola regione svizzera in cui Hermann Hesse si trovava bene. Nel 1881 la famiglia arriva a Basilea, dove il padre lavora alla missione protestante e il piccolo Hermann frequenta il collegio in internato. Nel 1883 il padre riceve i diritti civici e la famiglia la cittadinanza svizzera. Il ragazzo vi rinuncia poi qualche anno più tardi per poter seguire una formazione di nuovo in Svevia. Nel 1890 i genitori lo mandano in una scuola di Göppingen per prepararsi agli studi teologici nel seminario evangelico di Maulbronn, che abbandona dopo una fuga e un tentativo di suicidio nel 1892.
Hesse passa poi da una scuola all'altra e in due case di cura, finché i genitori non lo riportarono a Calw nel 1893. Segue un breve apprendistato da un meccanico e in una libreria. Nel 1895 il padre gli permette di iniziare un apprendistato come venditore di libri a Tubinga, città universitaria di grande tradizione culturale, dove, libero da costrizioni familiari e pressione scolastica, il giovane inizia a seguire la strada di scrittore. Durante questo periodo pubblica le sue prime opere come: Canti Romantici e Un'ora dopo mezzanotte.
Nel 1899, quando è 22enne, ritorna nella città renana, dove diventa assistente della Reich'schen Buchhandlung, una nota libreria di antiquariati, fino al 1903. Qui continua la sua attività letteraria, facendo anche molte conoscenze negli ambienti artistici. Nel 1900 pubblica Gli scritti postumi e I poemi di Hermann Lauscher. Scrive poemi e recensioni per libri. Dopo i suoi viaggi in Italia pubblica una raccolta di poesie, saggi e ricordi intitolata Italia. L'affermazione giunge con il romanzo Peter Camenzind del 1904, anno in cui sposa Maria "Mia" Bernoulli (1869-1963), una fotografa professionista discendente dei celebri scienziati.
La coppia va a vivere a Gaienhofen, villaggio tedesco sul lago di Costanza, nei pressi del confine svizzero. Qui nascono i tre figli, Bruno (1905), Heiner (1909) e Martin (1911). Nell'amena località sorgono però notevoli difficoltà di relazione fra i due. Lei ha nove anni più di lui ed è molto indipendente. Per sottrarsi ad una vita di famiglia che sente opprimente, Hermann Hesse compie molti viaggi all'estero prova il vegetarianismo, la pittura, la teosofia e le religioni indiane. In questo periodo Herman Hesse pubblica fra l'altro il romanzo Sotto la ruota (1906), Questa parte (1907), Vicini di casa (1908), Gertrude (1910) e il volume di poemi Sotto terra (1911). Vince diversi premi letterari e diventa amico di famosi scrittori, musicisti ed artisti. È anche l'editore della rivista di cultura e di politica, März, fondata nel 1908.
Esausto per il viaggio a Ceylon, Sumatra e Malesia, nonché la dissenteria che gli impedisce di raggiungere l'India, nel 1911 torna malato a Gaienhofen. L'anno dopo si trasferisce con tutta la famiglia a Berna. Lavora all'ambasciata tedesca per dare assistenza ai prigionieri di guerra. Nel 1913 pubblica il diario Fuori dall'India, seguito dalla novella Rosshalde. Nel 1914 è la volta del un saggio O Amico, non questi toni, nel quale prende posizione contro la guerra imminente. Sfortunatamente anche questo cambiamento non giova alla salute di Hesse. Dopo la morte del padre, nel 1916, va in psicanalisi e inizia a separarsi da Maria, che soffre di problemi mentali.
Nel 1919 è pubblicato la prima volta Demian-Storia della giovinezza di Emil Sinclair, un romanzo scritto durante la prima guerra mondiale che riscuote un grande successo di pubblico. Nello stesso anno i figli vengono dati in affidamento ed Hermann Hesse in aprile va in Ticino da solo, prima a Minusio e una decina di giorni dopo a Sorengo, per poi approdare in maggio a Montagnola, affittando quattro piccoli locali di Casa Camuzzi, palazzo neobarocco del XVIII secolo.
Nella Casa Camuzzi realizzerà oltre 4000 acquarelli e grandi opere come Siddharta (1922), Il lupo della steppa (1927) e Narciso e Boccadoro (1930). Nel 1923 Hermann Hesse riceve per la seconda volta la cittadinanza svizzera, e divorzia da Maria. L'anno dopo le seconde nozze, con la cantante Ruth Wenger (1897-1994, figlia della scrittrice svizzera Lisa Wenger e zia di Meret Oppenheim), più giovane di vent'anni. Ma i due vivono separati per la maggior parte del matrimonio, che per altro dura solo fino al 1927. Hesse decide di superare depressione e introversione frequentando taverne, sale da ballo e luoghi più famosi di Zurigo e Berna. In questo periodo incontra Ninon Dolbin Ausländer (1895-1966), una storica dell'arte, che inizia a vivere con lui dal 1928.
Nel 1931 si trasferisce nella Casa Hesse, sempre a Montagnola, detta Casa Rossa per via del colore esterno, e sposa Ninon Dolbin. Del 1932 è Il viaggio verso l'Est, e l'inizio del suo ultimo capolavoro, Il gioco delle perle di vetro, che lo impegna per ben dieci anni. Dopo la seconda guerra mondiale la creatività letteraria declina: scrive novelle e poesie ma nessun romanzo.
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