... mi sono posto questa semplice e banale domanda quando ho
avuto modo di vedere le opere di Davide Righini (classe 1975).
Stato energetico (dettaglio) - Davide Righini - foto Philipp Vogt
Interessanti e profondi lavori che mi hanno incuriosito e mi
hanno spinto a cercare maggiori informazioni sull’artista.
Nella rete poco si trova su questo talentuoso giovane, che
spesso si confonde con diversi suoi omonimi … trovo però un’unica informazione
importante a scaldarmi l’anima: aspetterò infatti con gioia la prossima sua
mostra a Lugano alla galleria spazio78 dal 19 al 25 settembre !
Mi sono chiesto dunque come può un giovane artista come lui, avere il coraggio
di non invadere internet con i suoi lavori.
Come vivere e lavorare (bene) nel silenzio, in un’epoca
dell’infinita informazione dove l’apparenza conta più dell’essenza? Come non
farsi continuamente soffocare dal “ se non sei in rete non esisti”?
Secondo me è tutta una questione di educazione… Cercare
“oltre” le informazioni per non farsi travolgere da questa “indigestione
globalizzata”. Si deve ritrovare il senso critico di quello che si ha sotto gli
occhi. Alcuni giustamente ne hanno abbastanza di troppa informazione, di
velocità, di computer, di programmi, di files. E perciò fuggono da tutto questo.
Un incontrollato sovraccarico di notizie ha asfissiato il
sapere perché “velocità e superficialità” penalizzano la nostra capacità di
valutare le informazioni.
Vi consiglio la lettura del saggio di Fabrizio Tonello
“L’età dell’ignoranza” (edizioni Mondadori).
Può dunque esistere l’arte giovane senza internet? Ebbene sì,
… grazie alla qualità delle opere.
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