Attraverso un centinaio di opere, il Centre Pompidou consacra un’esposizione eccezionale all’opera di Marcel Duchamp, con protagoniste la sua pittura e i disegni che l’hanno portato alla realizzazione del « Grand Verre », « La mariée mise à nu par ses célibataires, même », dal 1910 al 1923.
Approccio inedito, volontariamente paradossale, l’esposizione intende mostrare i quadri di colui che, secondo il pensiero modernista, ha voluto distruggere la pittura. Marcel Duchamp, « anartista » iconoclasta a partire dagli anni ‘20, ha tuttavia, coscienziosamente raggruppato i suoi dipinti precedenti tra una piccola cerchia di collezionisti, le ha replicate nella sua Boîte-en-Valise, per disporre la sua grande opera - le Grand Verre – per i posteri nella coerenza di una genesi lenta e complessa.
Poco conosciuti in Europa, i suoi dipinti, conservati per lo più al museo di Philadelphia, saranno raccolti eccezionalmente, circondati dalle fonti di ispirazione letterarie, pitturali, scientifiche e tecniche di Duchamp durante questi anni cruciali e fecondi. Dalle vignette umoristiche al Nu descendant l’escalier, dalla meccanica al tema della sposa, dalle opere di prospettiva ai film di Marey o di Méliès, dall’impressionismo al cubismo, da Cranach l’Ancien a Manet passando per Francis Picabia o Kupka, il percorso invita il pubblico a seguire, passo passo, attraverso riferimenti essenziali ed inaspettati, la costruzione di una della opere più enigmatiche dell’arte moderna. Svela le sue ricerche sulla pittura, il suo periodo fauve, le sue ispirazioni al simbolismo, le sue esplorazioni cubiste e matematiche, il nonsense e l’humour che caratterizzano la sua opera, il suo interesse per le parole e per le scienze ottiche, fisiche e matematiche.
La mostra sarà visitabile fino al 5 gennaio.... In contemporanea prossimamente si potrà dunque anche vedere la monotematica mostra dell'ArtyStar Jeff Koons che inizierà il 26 novembre.
Il Centro Pompidou di Parigi infatti dedicherà dal 26 novembre la più grande retrospettiva europea all'artista Jeff Koons, in compartecipazione con il Whitney Museum of American Art di New York. Anche quella da non perdere !
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