Da oggi a Milano si dà inizio alla terza edizione di "Coreografia d'Arte", quest'anno tutta dedicata alla grande Pina Bausch.
Per una settimana lo spazio Tadini sarà teatro di spettacoli, performances e workshops in un programma che ogni sera riunirà "sperimentatori" delle diverse discipline legate al teatro e al visivo: «Questa terza edizione del Festival è dedicata a Pina Bausch. Per il semplice motivo che ci manca e vogliamo omaggiarla. Perché il primo spettacolo della nascita di "Coreografia d'Arte", ha debuttato proprio in quel 30 giugno 2009. Perché tutte le persone che danno vita al Festival, ognuna nel suo percorso e con le sue modalità e linguaggi, so che sono interessate ad una pura ricerca, anche in studio con i danzatori e gli attori. Tra domande e risposte, temi, sollecitazioni, interrogativi, provocazioni» ha dichiarato FedericaPaola Capecchi.
Un festival attraverso il quale una serie di coreografi realizzeranno spettacoli dal vivo su ispirazione di opere di artisti come Lucio Fontana, Emilio Tadini o di diversi giovani. Per questa edizione saranno presenti infatti 10 creativi e un gruppo di coreografi italiani, austriaci e spagnoli che lavoreranno intorno al tema "Spazio, corpo e potere”. Una grande settimana di Festival per il quale ogni compagnia o singolo artista ha creato uno spettacolo o una performance, a partire da un'opera, intessendo un dialogo diretto con l'artista o l'autore, fatto anche di incontri in studio e confronto sul lavoro in fieri.
Terminato il Festival, a dicembre i lavori proseguiranno in vista della IV° edizione, con un Percorso di Ricerca e Composizione Coreografica: sei danzatori, attori, performers, coreografi, registi, saranno selezionati, accompagnati e supportati nelle diverse tappe di studio previste. A conclusione, 2 dei partecipanti, giunti fino alla fine del percorso, (prevista per il prossimo giugno) verranno invitati alla realizzazione di una propria performance/work in progress, per il nuovo appuntamento di "Coreografia D’Arte". Un festival-laboratorio nato seguendo le parole della Bausch: «...Il tutto sotto l'alea di un’assoluta estroversione, fiducia e sincerità. Per rischiare, concedersi fino in fondo, nel punto in cui si intraprende il gioco dell’avventura creativa. Solo a quel punto si riesce ad andare ben al di là della semplice composizione coreografica o teatrale».
Per informazioni, abbonamenti e per conoscere il programma di ogni serata www.spaziotadini.it
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